martedì 1 ottobre 2013

Come superare la barriera del mouse

Per le sue caratteristiche, l’uso del mouse risulta accessibile in modo efficace solo in caso di buona coordinazione oculo-manuale, di buona motricità e di buona capacità di fissazione dello sguardo, abilità che un bambino in età prescolare ancora non riesce ad avere.

Durante i primi approcci a questo strumento, infatti, il bambino cerca di “domare” tale strumento: per prima cosa deve individuare il puntatore sullo schermo, puntatore che spesso sfugge costringendolo, per recuperalo, ad ampi movimenti sul piano. Questi movimenti, in modo non del tutto immediato, vengono “magicamente” riproposti di fronte a lui sullo schermo, richiedendo un buon lavoro di percezione, coordinazione e sintesi. Una volta posizionati sul bersaglio, con un perfetto tempismo il bambino deve produrre due clic in rapida successione per ottenere l’apertura del programma.
Nuove difficoltà incontra poi quando si trovava di fronte al trascinamento, che richiede contemporaneamente la pressione di un tasto e lo spostamento sul piano, poi, attraverso l’esercizio, il bambino impara a convivere con il mouse.

Per evitare questi problemi, all'interno dei software didattici vengono attuate dei piccoli accorgimenti, ad esempio i pulsanti interattivi risultano più grandi, e dunque più facili da “cliccare”, e l’azione di trascinamento viene progettato in modo facilitato selezionando l’oggetto e trascinandolo facendolo solo scorrere il mouse.

A volte però, non bastano, e il loro utilizzo è generalmente impedito ai bambini che presentano disabilità cognitive, di coordinamento visuo-motorio, o soltanto motorie in quanto richiede l’utilizzo del mouse. In questi casi occorrono sistemi di hardware che vengono in aiuto a rendere più semplici azioni che altrimenti risulterebbero difficoltose o addirittura impossibili da svolgere.


Un sistema di puntamento facilitato: il touch screen (schermo tattile)

Utilizzato come ausilio informatico hardware esterno al monitor per particolari forme di disabilità, il touch screen trova oggi una sua dimensione più ampia, utilizzata ormai da tutti.
Con dell’avvento da qualche anno di Tablet e I-PAD, nonché di cellulari di ultima generazione, questa funzione ha rivoluzionato l’interazione dell’utente con l’interfaccia grafica.

Per schermo tattile si intende una superficie sensibile e trasparente che assolve completamente la funzione del mouse: per spostare il cursore è sufficiente toccare la superficie sensibile in corrispondenza della posizione desiderata.
Lo schermo tattile può essere molto utile quando i bersagli da colpire sono abbastanza grandi, come sempre avviene nei software didattici.

Questo sistema di puntamento è particolarmente indicato per bambini con difficoltà cognitive, in quanto richiede, per interagire col computer, azioni immediate e istintive (i bambini tendono sempre a toccare gli oggetti sul monitor per indicarli), e per chi presenta difficoltà di coordinamento visuo-motorio, rafforzandosi così il rapporto causa-effetto. Il cursore, infatti, compare nel punto in cui lo schermo viene toccato, e questo rende il sistema adatto anche a chi presenta ipovisione o difficoltà nel mantenimento dello sguardo (non occorre ricercare la posizione del cursore per condurlo al punto desiderato).

Oggi possiamo trovare in commercio  monitor per PC con funzione touch screen integrato.

Fonti:
  • Sassi Cristina - Software didattici: come superare la  barriera del mouse. Articolo su www.leonardoausili.com